Nāmarūpa Yoga
Cos’è il Nāmarūpa Yoga
È un sistema di pratiche, assolutamente esperienziali e quindi autenticamente condivise e “non insegnate”, che miscela l’esperienza dello Hatha Yoga della tradizione con la Mindfulness e le pratiche del protocollo MBSR – meditazione guidata seduta, meditazione camminata e body scan – derivanti queste ultime dalla Meditazione di Consapevolezza di tradizione Vipassana.
Non sono “lezioni” e non ci sono “classi”: non si farà quindi teoria della pratica ma solo pratica della pratica.
Questo avviene all’interno di uno spazio di progressiva consapevolezza del corpo dove ognuno sperimenta la pratica, per come le condizioni fisiche glielo consentono, nel rispetto dei propri limiti generali e del momento in cui sta praticando, per come può quindi momento dopo momento, una pratica ogni volta diversa. Responsabili sempre del proprio corpo.
Non c’è sfida, non c’è performance, non c’è un limite da superare.
La pratica non ha uno scopo: non si va da nessuna parte! Anzi l’invito casomai è quello di “rimanere fermi” seppure nel movimento consapevole quando questo accade perché viene proposto, oppure perché lo mettiamo in atto in quel momento. Ogni volta la pratica si affronta con la mente del principiante, aperti alla spaziosità di quello che emerge, che accade, che percepiamo.
Poi può darsi che ci si senta più rilassati o più carichi, più lucidi e con una migliorata consapevolezza intuitiva, una maggiore resilienza, una diversa accettazione ed un rapporto più libero verso relazioni, cose ed emozioni.
L’unica intenzione necessaria, ferma e costante, ma rimessa alla disciplina di ognuno, è quella di praticare regolarmente con energia ed impegno personale, imparando a lavorare con le difficoltà della pratica e nel trovare quotidianamente un momento per essa, sia come pratica formale piuttosto che come pratica informale. Insomma, a non cercare o trovare alibi per se stessi… sperimentarsi a lavorare con le difficoltà.
Un percorso a tempo
Si consiglia quindi un percorso a tempo, ad ognuno il suo.
Potrebbero bastare 3 mesi piuttosto che un anno: comunque, ad un certo punto è necessario che la pratica diventi eminentemente individuale e personale, una volta assimilati gli elementi di base che verranno proposti, facilitati e condivisi nella stanza di pratica insieme agli altri.
Quindi arriva il momento in cui ogni praticante andrà per il proprio sentiero. Ed anche questa è pratica di consapevolezza.
“Ci sono due tipi di realtà: i fenomeni mentali o nāma ed i fenomeni fisici o rūpa. Mentre il nāma sperimenta qualcosa, il rūpa non esperisce alcunché. Ciò che noi prendiamo per un “sé” consiste quindi solo in nāma e rūpa che sorgono e svaniscono.
I nāma e i rūpa sono tipi diversi di realtà: i nāma sono fenomeni mentali, mentre i rūpa sono fenomeni fisici.
Se non li distinguiamo e non impariamo quali sono le loro caratteristiche, continueremo a scambiarli per un sé.
Per esempio, l’udire è un nāma: non ha una forma o una configurazione, non ha orecchie; è diverso dal senso dell’udito, ma quest’ultimo è per l’udire una condizione necessaria.
Il nāma che ode sperimenta il suono, mentre il senso dell’udito ed il suono differiscono da esso, perché sono rūpa e non sperimentano alcunché.
Se non capiamo che l’udire, il senso dell’udito e il suono sono realtà completamente diverse l’una dall’altra, continueremo a pensare che è il sé a udire.”
“Il nāma è privo di forza e non può manifestarsi autonomamente. Esso non mangia, non beve, non parla e non adotta alcuna postura. Anche il rūpa è privo di forza e non può manifestarsi autonomamente. Esso non desidera mangiare, non desidera bere, non desidera parlare e non desidera adottare alcuna postura. E tuttavia il nāma si manifesta grazie al rūpa, mentre il rūpa si manifesta grazie al nāma. Quando il nāma desidera mangiare, desidera bere, desidera parlare e desidera adottare una postura, il rūpa mangia, beve, parla e adotta una postura…”
Corso di Nāmarūpa Yoga
Attrezzatura
Le pratiche potrebbero essere seduti su di una sedia oppure in piedi o su di un tappetino. Se non avete accesso ad un tappetino, potete praticare per terra o su una coperta od un asciugamano. Se desiderate un ulteriore supporto da parte di altri ausili, sentitevi liberi di usare quelli che ritenete utile per voi, come blocchi, libri o qualsiasi altro supporto.
Regole
- È fondamentale la puntualità: si prega pertanto di arrivare in tempo utile per quanto vi serve come preparazione alla pratica, così da potere iniziare tutti insieme. In caso di impedimento si chiede comunque di avvisare in tempo utile per quanto possibile.
- Siamo flessibili: se siete impossibilitati a partecipare nel giorno prenotato avvisate e ci sarà sempre la possibilità di recuperare in un giorno diverso secondo disponibilità.
- Rispettare il silenzio al di fuori della stanza di pratica prima di cominciare e nel durante. Lasciare fuori dalla stanza di pratica i cellulari silenziati o spenti: se portati all’interno, insieme ad altri effetti personali, vanno spenti.
- Ognuno dovrà avere il proprio tappetino di pratica o il cuscino da meditazione per motivi di igiene. Altrettanto per coperte od altri ausili personali alla pratica.
GIORNI E ORARI
Si prevedono piccoli gruppi di 3 persone (necessità di scegliere un giorno fisso , con possibilità di recuperi in un’altra giornata secondo disponibilità). Giorni ed orari:
– lunedì mattina dalle 06:15 alle 07:30
– mercoledì sera dalle 20:00 alle 21:30
– domenica mattina dalle 09:30 alle 11:00
Gli incontri di pratica si svolgono nella stessa sede del Centro di Psicologia Mera-Gorini, in via Bernascone 18, 2100 Varese.
Incontri di PRESENTAZIONE GRATUITA : mercoledì 13/09/2023 ore 20:00 e domenica 17/09/2023 ore 9:30
Nāmarūpa Yoga: conduce Giuseppe Capasso
Istruttore certificato MBI’s – Mind Body Interventions – e protocollo MBSR con AIM – Associazione Italiana Mindfulness
Insegnante Hatha Yoga certificato con Yoga Alliance International come RYT 500 PLUS DIPLOMA LEVEL 1
Facilitatore TCTSY (Trauma Center Trauma Sensitive Yoga) presso il Center for Trauma and Embodiment del JRI di Brookline (MA, U.S.A )