Arteterapia a Varese
Perché l’Arte nella terapia?
Perché l’arte è una lingua antica, universale, a volte l’unica che permette di comunicare, di esprimersi senza l’uso della parola.
L’Arteterapia è a servizio della persona nell’età evolutiva, con i giovani, adulti e anziani, sia in ambito del benessere, sia nell’ambito di diversa abilità fisica, cognitiva, psichica.
Senza l’uso del verbale, la pratica artistica avvia un percorso trasformativo profondo che coinvolge gli aspetti sociali, relazionali, psicologici dell’individuo, nella sua dimensione cognitiva, emozionale, corporea e immaginale.
Gli effetti sono molteplici e agiscono generando consapevolezza, autostima, regolazione emotiva, coscienza dei propri problemi, creazione di nuovi ruoli e simboli, insights.
Con l’arricchimento dell’idioma artistico la persona si emancipa, diventa più abile nell’espressione di sé, più attenta a come definirsi nel tratto, la linea, il colore, la forma, a come raccontarsi iconograficamente.
Nel fare e nell’immaginare, si riqualifica l’essere e l’esperienza: col processo creativo entrano in azione forze e meccanismi inconsci, visibili nella realizzazione del manufatto, decodificabili dal rigore scientifico del metodo del Modello Polisegnico© del Maestro Achille De Gregorio. L’opera diventa metafora simbolica di una narrazione intima ed evolutiva.
Cosa significa fare arteterapia
Fare Arteterapia riabilita dinamicamente: io, come Arteterapeuta accompagno la persona all’espressione del proprio immaginario, per rendere possibile il cambiamento desiderato. La relazione avviata diventa terapeutica.
Intraprendiamo un percorso personale e sociale, poiché l’Arteterapia abilita: al contatto col proprio mondo interiore e ad una forte connessione col mondo esterno; abilita alla materializzazione delle proprie fantasie e bisogni, all’ascolto delle emozioni, al sostegno e all’elaborazione, alla riparazione e ricostruzione simbolica, coinvolge attivamente le risorse residue e potenziali della persona.
L’Arteterapia, stimolando il flusso creativo, conduce a nuove visioni, al possesso del qui e ora, ad una sentita e concreta progettualità: lavora sulla visibilità, sulla “geolocalizzazione” dell’esistenza, lasciando traccia nell’opera e nell’intero iter iconografico.
“L’arte può essere usata in soccorso del colloquio, della diagnosi, della gestione dei gruppi, ma la sua grande forza esprime un linguaggio a se stante che muove processi profondi e conduce il paziente a lavorare su aspetti del proprio mondo interno e sulla frattura presente con il mondo reale.” De Gregorio.
Fasi del percorso di arterapia
Il percorso si sviluppa in diverse fasi per raggiungere un obiettivo e godere dei suoi effetti, in un clima di accoglienza, privacy e assenza di giudizio.
I contesti di intervento sono molteplici: di cambiamento, lutto, separazione, fragilità, emarginazione, violenza di genere, violenza domestica, ritiro sociale, bullismo, mobbing, stranieri, disabilità, dipendenze, discriminazione sociale, oncologia, psichiatria, ecc.
Iniziamo oggi per sperimentare armonia e leggerezza, vivere il presente, guardare al futuro.
Fare, immaginare, essere
La fantasia, l’invenzione, la creatività pensano,
l’immaginazione vede.Bruno Munari