Di ANDREA FERELLA
Le descrizioni dei ritratti psicologici degli individui sono state, da sempre, una prerogativa della letteratura, prima ancora che della psicologia.
In una sorta di identificazione con il personaggio descritto, il lettore sperimenta ogni volta che viene a contatto con una lettura per lui significativa, una sorta di riverbero di parti di se’ che gli si rivelano finalmente in modo più chiaro e somigliante. È come se lo scrittore “svelasse” in modo molto attento e personale, quanto ci riguarda e ci fa sentire autentici ed unici.
Per molti la lettura è un esercizio da farsi costantemente, proprio perché il processo di autoconoscenza ha bisogno di essere sempre alimentato.
Capita dunque che chi sta svolgendo un percorso terapeutico, o più semplicemente, voglia risolvere le proprie questioni, e darsi ulteriori spunti su cui lavorare, richieda dei libri su cui poter iniziare a riflettere.
La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, un romanzo del 2008, che tra l’altro vinse il premio Strega e da cui poi fu tratto l’omonimo film, può essere considerato un libro “psicologico”, proprio per le sue caratteristiche descrittive delle peculiarità dei diversi personaggi.
Un’altro aspetto non di poco conto, è dato dal fatto che questi personaggi vengono seguiti nella loro evoluzione nel tempo, facendoci riflettere, per esempio di come certi traumi, rimangano dentro di noi come ferite ancora aperte o forse, nelle migliori delle ipotesi, come cicatrici che richiamano un lavoro psicologico costante. Ne sa qualcosa lo psicologo che insieme al paziente deve lavorare su quello che viene chiamata l’elaborazione del lutto. Nella centralità di questo concetto potremmo sintetizzare il lavoro da svolgere per giungere ad un cambiamento non solo per quanto riguarda l’attenuazione dei sintomi ( per es attacchi di panico, somatizzazioni, stati depressivi ecc.), ma anche per quello che riguarda la struttura di personalità della persona.
Addentrarsi dunque attraverso la lettura di un buon romanzo come questo, nei risvolti psicologici del comportamento umano, può essere senz’altro propedeutico al lavoro di ri-messa in moto delle nostre dinamiche interne.